Perché Google Gemini potrebbe aver appena vinto la corsa all'IA...e il merito è anche di Samsung (ma probabilmente non per altruismo)
- ZOOMING studio
- 3 mar
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Finora il nome di ChatGPT è stato praticamente sinonimo di intelligenza artificiale, essendo di fatto stato lui a dare il via "all'era dell'IA", ma nei tempi recenti ci sono forti segnali che il trend potrebbe cambiare.
Da una parte Google ha recentemente annunciato una nuova architettura che supera molti limiti di quella utilizzata dagli attuali modelli, ma soprattutto, con il recente lancio della serie Galaxy S25, Samsung ha dato una forte spinta in direzione di Big G. Spinta che potrebbe essere decisiva.
Samsung sceglie Gemini prima di Bixby
Al contrario di quanto lasciavano intendere alcuni rumor pre-lancio, Samsung non ha raddoppiato gli sforzi su Bixby, ma ha abbracciato in pieno l'IA di Google, ovvero Gemini.
Considerando che parliamo del maggior produttore di smartphone Android al mondo, questo significa che Gemini è di fatto diventato l'IA predefinita sulla maggior parte dei nuovi Android e non è detto che altri produttori non seguano Samsung, anche perché non sono in molti ad avere una propria alternativa, e allora perché non seguire la corrente?
Di fatto OpenAI non ha ancora offerto una vera alternativa al pari di Gemini su Android.
ChatGPT al momento è un'app, ma non può essere impostata come assistente digitale predefinito. Paradossalmente Perplexity, proprio oggi, è arrivata prima di OpenAI, ma per quanto Perplexity funzioni bene è difficile immaginare che possa essere una vera minaccia per Gemini.
Per quanto un servizio sia famoso e valido infatti, se un altro ce l'hai sempre a disposizione con la semplice pressione di un tasto, finirai per usare quello e Samsung ha appena dato una grandissima spinta in tal senso a Google; ancora di più se Gemini si farà largo su tutta la line-up prossima ventura del produttore coreano (ma perché non anche in quella passata, con l'aggiornamento a One UI 7?).

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